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La Costituzione

UNA GUIDA PER TUTTI I CITTADINI
 a cura di Silvio Troilo (Università di Bergamo) 

 le nostre iniziative

In coerenza con gli ideali dei suoi fondatori, l'associazione Isola Bene Comune (sito https://isola-bene-comune.webnode.it) - dalla sua fondazione in data 1 ottobre 2015, ha dato vita ad una serie di incontri informativi su temi di attualità e di politica relativi al territorio, in particolar modo su tematiche che vanno a interessare direttamente la vita quotidiana della popolazione.

Nel corso del 2016 sono state affrontate diverse tematiche: sulla riforma sanitaria sono state programmate tre serate; altre due sulla nuova normativa relativa all'omicidio stradale;la legge Del Rio che prevede l'individuazione delle aree omogenee,lo sport attraverso le polisportive locali. Ultima iniziativa, ma prima per importanza, in vista del referendum di dicembre sulla modifica della seconda parte della costituzione è stata organizzata una serata informativa che ha visto come relatore il Prof. Silvio Troilo, docente di diritto costituzionale all'Università di Bergamo. Quest'ultima serata ha visto anche l'interesse di alcuni sindaci che oltre al loro ruolo di amministratori hanno sentito il dovere, come primi cittadini, di informare i loro concittadini di questa importante scelta sottolineando e spiegando i passaggi che si chiedeva di cambiare senza favorire l'una o l'altra posizione sulla riforma.

A tale proposito, rivolgiamo un ringraziamento speciale al Prof. Troilo per aver accettato con grande disponibilità il nostro invito.

Nell'anno in corso (2017) l'associazione ha finora organizzato tre convegni sull'acqua.

A febbraio è stato organizzato un incontro sul ruolo del Consorzio di bonifica della Media Pianura Bergamasca, anche in questo caso con l'interesse di un comune (Sotto il Monte Giovanni XXIII) che oltre al patrocinio ha messo a disposizione la sala civica per l'incontro.

Di seguito siamo passati al ben più spinoso tema della sentenza del Consiglio di Stato del 1° dicembre 2016 che obbliga la società locale Hidrogest - che gestisce il ciclo idrico integrato dell'area dell'Isola Bergamasca e della Valle San Martino - ad essere incorporata dalla società provinciale, Uniacque. Tutto questo in attuazione della legge Galli (Legge 5 gennaio 1994, n. 36 ora sostituita dal D.Lgs. 152/2006).

La legge obbliga le Regioni ad individuare ambiti territoriali ottimali (ATO) per la gestione unitaria e integrata del ciclo idrico, dalla captazione alla depurazione. Da qui, la scelta, fatta da Regione Lombardia, di individuare un unico ambito territoriale per ogni provincia. Nel 2007 l'ATO di Bergamo ha assegnato la gestione dell'intero ciclo idrico integrato, alla nuova società pubblica Uniacque. Una società nata ad hoc nel 2006, la quale nel rispetto legislativo si è assunta il compito della gestione di tutte le reti idriche, delle fognature e della depurazione dei comuni fondatori. Assumendo questo incarico, Uniacque si è fatta carico di tutti i debiti che i Comuni che avevano nel loro bilancio per realizzare nuove reti idriche o per intervenire sulle reti esistenti, assumendo l'incarico di realizzare fognature e i necessari depuratori laddove questi erano assenti o insufficienti.

Questa scelta ha liberato i Comuni fondatori di una buona fetta di risorse economiche che altrimenti sarebbero state vincolate dal patto di stabilità. Una trovata intelligente, ma solo per quei Comuni che sfruttando la legge, hanno in tal modo scaricato i propri debiti sulla collettività.

Ciò non è avvenuto nel territorio dell'Isola Bergamasca, laddove ancor prima che fosse previsto da una legge e grazie alla lungimiranza dei sindaci che avevano capito l'importanza di conferire le proprie reti idriche, fognarie e gli impianti di depurazione, ad un'unica società a totale capitale pubblico, creando così Hidrogest. Questa è stata in grado, dal 2003 ai giorni nostri di progettare nuove reti idriche, nuove reti fognature e depuratori, per un impegno finanziario di oltre cinquantotto milioni di euro, interamente coperto e garantendo ai suoi utenti un costo del 30% inferiore alla tariffa odierna di Uniacque. Hidrogest chiude il bilancio 2016 con un utile netto dopo le tasse di 70 mila €.

Il buon senso avrebbe voluto che in un bacino di utenti come quello lombardo in generale e bergamasco in particolare (242 comuni con oltre 1.100.000 abitanti e con un territorio disomogeneo di oltre 2.700 km quadrati) venisse effettuata un'analisi obiettiva volta a definire gli ambiti territoriali in grado di garantire un servizio "ottimale" senza per forza individuare un ambito provinciale. Inoltre la logica (che purtroppo constatiamo come a volte sia sconosciuta da un certo ceto politico) avrebbe consigliato quanto meno una certa gradualità prima di condannare alla incorporazione di una società di servizio in una più ampia come bacino di utenza ma con problemi gestionali e con una storia di criticità nella gestione del servizio.

Dopo un primo incontro pubblico a Madone 17 marzo, altri due a Chignolo d'Isola e successivamente l'8 maggio nel comune di Medolago. Nel quale i protagonisti (ATO, Uniacque, Hidrogest) hanno cercato di stemperare le preoccupazioni del pubblico presente. Ciononostante le preoccupazioni restano e su alcune domande dei promotori e del pubblico le risposte non sono state convincenti, in particolare sugli aumenti delle tariffe (previsti di almeno il 30%), i progetti di intervento già programmati, i servizi di pronto intervento. Non era più logico far sì che la società più organizzata a livello locale potesse proseguire il suo mandato indipendente, in modo anche da costituire uno stimolo di concorrenza evitando la costituzione di un soggetto di fatto monopolista? Forse? alcune scelte sono state affrettate o forse alcuni Amministratori locali hanno scelto passivamente una conclusione in linea con la scelta fatta dal partito. O forse, per non compromettere un futuro personale di cariche politiche ben più stimolanti?

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