sogno o son destro

Da Capriate a Calusco in tram Tredici paesi lanciano la proposta

L'Isola del futuro vuole essere la casa del trasporto leggero su rotaia. Oltre all'allacciamento della linea tramviaria Bergamo-Villa d'Almé da Ponte San Pietro, richiesto in coro alla Provincia dai sindaci della Valle Imagna e dell'Alta Isola, spunta la richiesta, presentata da altri tredici Comuni dell'Isola, di inserire un collegamento in «stile Teb» tra il casello autostradale di Capriate San Gervasio e la stazione ferroviaria di Calusco d'Adda, costeggiando la provinciale «Rivierasca» e con almeno una fermata per ogni abitato.

La proposta è nata nell'ambito di un tavolo di lavoro coordinato e promosso dal consigliere provinciale Massimo Cocchi con le amministrazioni comunali di Bonate Sotto, Bottanuco, Madone, Calusco, Chignolo, Carvico, Filago, Madone, Medolago, Presezzo, Sotto il Monte, Terno d'Isola e Villa d'Adda. Un confronto nato per presentare a Via Tasso osservazioni utili alla compilazione del nuovo Ptcp (il Piano territoriale di coordinamento provinciale), che vedrà la luce il prossimo anno (l'ultimo risale al 2004). «Chi esce dall'autostrada a Capriate - racconta Luisa Fontana, sindaca di Medolago - può notare che, viaggiando verso nord, la soluzione di continuità degli abitati dà l'idea che ci troviamo di fronte ad un paese unico».

Non solo la metro leggera tra le idee. I valori degli inquinanti nell'aria e lo stato dell'arte della viabilità, sempre colpita da forte traffico poco connessa con la Brianza e l'hinderland (quindi con lo scalo cittadino), preoccupano gli amministratori dell'Isola, che per il futuro chiedono più «mobilità dolce» (si inserisce in questo ambito l'accordo per la realizzazione della «dorsale» ciclabile dell'Isola), la realizzazione di infrastrutture strategiche attese da tempo e una stretta del 50% sulle emissioni delle aziende che entreranno ad operare sul territorio.

Le opere in questione sono la variante di Cisano, la «dorsale» stradale dell'Isola, la variante di Calusco e la riorganizzazione del trasporto pubblico su rotaia e su gomma. «Tutti interventi fondamentali per lo sviluppo viabilistico del territorio - commenta il consigliere provinciale Massimo Cocchi -, così come un nuovo viadotto sull'Adda, tema che porteremo in Regione. L'idea è di continuare questo tavolo per rilanciare le opere in vista dell'appuntamento olimpico del 2026, anche con soggetti privati e rappresentanti del commercio».«La variante di Cisano è ipotizzata solo per un tratto, serve metterla nero su bianco per intero sui documenti di piano - sottolinea Raffaele Malvestiti, vicesindaco di Sotto il Monte -. Un'opera cruciale per il distretto e non solo, visto che in Valtellina si terranno le prove dello sci alpino». «Allo stesso tempo serve riconoscere che l'Isola è un territorio fortemente antropizzato - commenta Rossano Pirola, sindaco di Bottanuco - e che c'è un carico immissivo nell'atmosfera che condiziona pesantemente la qualità dell'aria e della vita». 


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